Roberto Antonini, 2 maggio 2001
Ragionamento di uno squatter: «La società non mi fornisce i mezzi per vivere (casa, cibo, tempo), ma caso mai solo quelli per sopravvivere (lavoro salariato uguale sfruttamento)
Ragionamento di uno squatter: «La società non mi fornisce i mezzi per vivere (casa, cibo, tempo), ma caso mai solo quelli per sopravvivere (lavoro salariato uguale sfruttamento). La società è crudele con me, con i miei amici, con gli animali, mi avvelena con i suoi cibi e con le sue fabbriche. Il meglio che posso aspettarmi da questo mondo è la morte lenta nell’omologazione. Invece io do un bello scossone e mi prendo ciò che voglio».