Roberto Antonini, 2 maggio 2001
Gli ”squatter” sono superati. I titoloni sui giornali sono il segno che qualcosa si è cristallizzato e si è fermato
Gli ”squatter” sono superati. I titoloni sui giornali sono il segno che qualcosa si è cristallizzato e si è fermato. Ora l’alternativa vera sta non più nel prendersi un posto in cui abitare rifiutando di pagarlo, ma nel rifiutare del tutto l’abitare in un solo posto. cosa più interessante e molto ambita diventare un ”traveller”, cioè un nomade viaggiatore che si stabilisce su un camion e mette su famiglia, poi con il proprio camion si unisce ad una carovana e va in giro per il mondo a organizzare rave e feste sciamaniche e chimiche che durano per vari giorni. Queste tribù nomadi sono belle e variopinte, piene di cani e di bambini. Nessuno di questi nuovi zingari ha il minimo interesse per una casa: non saprebbero che farsene. In Inghilterra è stata emessa una legge contro i travellers, si chiama ”Criminal Justice Bill” ed in sostanza proibisce di spostarsi in convogli di più di tre automezzi e di fare feste all’aperto con musica ”ritmata e ripettitiva” anche se il proprietario del terreno è d’accordo. Le tribù nomadi allora si sono spostate sul continente, soprattutto in Francia, e hanno preso ad organizzare grandiosi raduni (in gergo ”teknival”, contrazione di techno e festival) e lunghissimi rave. Poi anche la Francia ha deciso di buttarli fuori, e allora le carovane si sono dirette verso la terra promessa dell’occupante, i Paesi dell’Est, Bulgaria, Romania, Slovacchia. Qui legge e polizia sono concetti relativi e le tribù, felici, vagano ballando fra le steppe balcaniche.