Marco Belpoliti su La Stampa del 01/05/01 a pagina 23., 1 maggio 2001
Giuseppe Mazzini morì l’11 marzo 1872 a Pisa, in casa della famiglia Rosselli. Era un lunedì. Il medico mazziniano Agostino Bertani, avvertito da un telegramma, propose di mummificare il corpo (Mazzini, invece, avrebbe voluto esser cremato) e di portare la salma a Genova, in una bara con uno sportello di cristallo che ne consentisse la vista
Giuseppe Mazzini morì l’11 marzo 1872 a Pisa, in casa della famiglia Rosselli. Era un lunedì. Il medico mazziniano Agostino Bertani, avvertito da un telegramma, propose di mummificare il corpo (Mazzini, invece, avrebbe voluto esser cremato) e di portare la salma a Genova, in una bara con uno sportello di cristallo che ne consentisse la vista. Lo scienziato lodigiano Paolo Gorini, mazziniano e anticlericale, mummificò il cadavere, che dal 10 marzo 1873 venne esposto al pubblico nel cimitero di Staglieno: ci furono trentamila visitatori. L’imbalsamazione non riuscì perfettamente, la salma venne collocata in una tomba. Il 23 giugno del 1946, all’indomani del referendum che decretava la fine della monarchia, il corpo mal conservato di Mazzini, simbolo dell’Italia repubblicana, fu riesumato.