Piero Bianucci su La Stampa del 23/01/01 a pagina 33., 23 gennaio 2001
«La longevità dipende per il 50 per cento dallo stile di vita, per il 30 per cento dal patrimonio genetico e per il resto da circostanze del tutto casuali
«La longevità dipende per il 50 per cento dallo stile di vita, per il 30 per cento dal patrimonio genetico e per il resto da circostanze del tutto casuali. Nel 30 per cento del fattore genetico si possono distinguere due categorie di geni: quelli pubblici (comuni ad intere popolazioni) e quelli privati (a trasmissione familiare). Dei geni trasmessi dai genitori, i più influenti sono quelli materni, perché oltre ad essere contenuti nell’ovulo da cui si genera il feto, vengono trasmessi anche attraverso i mitocondri, piccoli organi che controllano la vita della cellula. Nel mondo, le popolazioni più longeve sono quella italiana e quella giapponese» (Claudio Franceschi, direttore dell’Istituto Nazionale di Ricerca e Cura degli Anziani).