Pietro Citati su la Repubblica del 25/02/01 a pagina 34-35., 25 febbraio 2001
«Da vecchi siamo vittime delle abitudini: amiamo lo stesso studio, la stessa disposizione dei mobili, lo stesso inchiostro, le stesse passeggiate, gli stessi vestiti, gli stessi aggettivi; e questo irrita i giovani
«Da vecchi siamo vittime delle abitudini: amiamo lo stesso studio, la stessa disposizione dei mobili, lo stesso inchiostro, le stesse passeggiate, gli stessi vestiti, gli stessi aggettivi; e questo irrita i giovani. Ma l’abitudine non è sempre una qualità negativa: ogni parola e gesto ripetuti possono acquistare col tempo un valore simbolico, e irradiare significati attorno a sé. Quei luoghi che rivediamo sempre acquistano, per i vecchi, una qualità affettiva intensissima: passare una volta al giorno davanti ai pini di Piazza di Siena o scendere una volta alla settimana la scalinata di Trinità dei Monti, può suscitare emozioni più ricche che fare tre volte il giro del mondo».Pietro Citati