Oscar Cosulich su Il Mattino del 03/05/01 a pagina 23., 3 maggio 2001
In una scena di "C’eravamo tanto amati" di Ettore Scola, Fellini, al lavoro sul set de "La dolce vita", riceve la visita di un assessore che si dichiara suo fan
In una scena di "C’eravamo tanto amati" di Ettore Scola, Fellini, al lavoro sul set de "La dolce vita", riceve la visita di un assessore che si dichiara suo fan. Fellini stringe distratto la mano del politico, che gli fa: «Io l’ho sempre ammirata, signor Rossellini»: «Nessun attore - ricorda Scola - sarebbe stato capace d’interpretare la risata di Federico in quell’occasione. Lui non sapeva nulla della battuta in cui avevo coinvolto un ignaro figurante e si aspettava d’esser chiamato col proprio nome. Subito dopo lo sghignazzo, in una sequenza che ovviamente ho tagliato, Fellini si volta verso di me e dice: "Vabbè, la rifacciamo?". Solo allora scoprì l’inganno: la battuta prevedeva effettivamente lo sbaglio del nome. Ma come avrei potuto ottenere altrimenti l’effetto sorpresa che volevo?».