Gian Paolo Ormezzano su La Stampa del 28/04/01 a pagina 33., 28 aprile 2001
"La televisione comanda la spettacolarizzazione, e pare che partite decise a basso livello di punti siano meglio teleproponibili
"La televisione comanda la spettacolarizzazione, e pare che partite decise a basso livello di punti siano meglio teleproponibili. La pallina ingrossata velocizza il gioco, perché va più piano: e non solo permette scambi più lunghi, ma soprattutto si fa vedere bene, o meglio che adesso. L’arancione sull’azzurro, al posto del bianco sul verde, risponde a precisi dettami cromatici della televisione, sempre per favorire l’occhio dell’umano. Però abbandonare la sacralità di quella cifra, 21, a cui ancorammo per tanto tempo le nostre vittorie, le nostre soddisfazioni, le nostre primarie felicità sportive, è così difficile. Qualcuno di noi anziani smetterà di giocare, è purtroppo sicuro: spaventato forse dalla pallina enorme. Non sappiamo ancora niente dei colori, chissà cosa proveremo. Sappiamo che finisce, sia pure soltanto nei numeri e nei colori, tutto un certo arredo sportivo del nostro tempo, finisce un certo specchio biancoverde delle nostre istanze, dei nostri affanni, delle nostre gioie. Brutto colpo" (Gian Paolo Ormezzano).