Valerio Vecchiarelli sul Corriere della Sera del 29/04/01 a pagina 37., 29 aprile 2001
"Nel calcio si vieta il passaggio al portiere, nel rugby il regolamento è in continua evoluzione per evitare le pause delle mischie, gli infiniti calci di spostamento, il trotterellare a vuoto dei giganti in giro per il campo
"Nel calcio si vieta il passaggio al portiere, nel rugby il regolamento è in continua evoluzione per evitare le pause delle mischie, gli infiniti calci di spostamento, il trotterellare a vuoto dei giganti in giro per il campo. Il tennis sta pensando di eliminare le due palle di servizio, dimezzare i tempi di un game ed ingrandire la pallina per limitare lo strapotere dei pedalatori da fondo campo, così poco amati dalla gente. La scherma prova ad adottare le maschere di plexiglass per far entrare nelle scatole a colori il volto dell’atleta, da sempre nascosto da una rete metallica. Adesso anche la sciabola è stata elettrificata in nome della comprensione di gesti ignoti ai profani. L’atletica è alle prese con il caso della marcia, un gesto tecnico talmente poco comprensibile al telespettatore che lo stesso Saramanch ha posto un ultimatum: o diventa più spettacolare o uscirà dal programma olimpico. Si sta pensando di inserire un microchip nelle scarpe di ogni atleta, in modo che al primo (vietato) passo di sopsensione un suono elettronico avvisi il giudice. E renda felice il telespettatore" (Valerio Vecchiarelli)