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 2001  aprile 24 Martedì calendario

Secondo una ricerca pubblicata su "Usa Today", negli Usa il crollo delle borse ha fatto diminuire di quasi un milione (da sette milioni a sei) il numero dei plurimiliardari in lire

Secondo una ricerca pubblicata su "Usa Today", negli Usa il crollo delle borse ha fatto diminuire di quasi un milione (da sette milioni a sei) il numero dei plurimiliardari in lire. Non tutti i ricchissimi, naturalmente, sono ridotti sul lastrico: la maggior parte ha ancora un patrimonio di circa un miliardo (molti però oltre ai soldi hanno anche perso il lavoro). A fare più vittime è stato il Nasdaq, l’indice dei titoli tecnologici. Ad esempio David Callish, 40 anni, portavoce della Alteon web system, veniva pagato in parte in azioni. Nel 99 le vide aumentare dai 19 dollari iniziali a 144 dollari l’una (da 40 a 300 mila lire), ne comprò quante più poteva e si ritrovò con un capitale di 8 milioni di dollari (17 miliardi di lire). A quel punto la Alteon venne acquistata dalla Nortel, una concorrente più forte, e le azioni si deprezzarono del 30 e poi del 50 per cento. Callish non vendette, convinto che sarebbero risalite. Alla fine le azioni sono scese del 90 per cento, e Callish possiede poco più di un miliardo di lire investiti in obbligazioni e buoni del tesoro.