Barbara Frandino, la Repubblica 07/04/1999, 7 aprile 1999
Asia Argento non scrive lettere da anni («mi sembra preistoria»), ma manda volentieri agli amici messaggi col telefonino (in media sei o sette al giorno): «Lunghe poesie, racconti o messaggi vuoti, solo per dire che esisto, per segnare il territorio come i cagnetti
Asia Argento non scrive lettere da anni («mi sembra preistoria»), ma manda volentieri agli amici messaggi col telefonino (in media sei o sette al giorno): «Lunghe poesie, racconti o messaggi vuoti, solo per dire che esisto, per segnare il territorio come i cagnetti... Scrivere è un modo per proteggersi, al telefono si dicono tante stupidaggini. Mi è capitato di dire cose di cui mi sono pentita subito dopo. Il messaggio scritto è certificato, verificabile. Prima di spedirlo puoi rileggerlo, correggerlo, magari ripensarci e buttarlo. Puoi starci a pensare anche un giorno intero e, alla fine, riesci a mandare o ricevere un messagio indimenticabile, che puoi memorizzare e tenere sempre con te». Da un anno, sul suo telefonino, tiene memorizzato il messaggio che un amico musicista le spedì mentre stava partendo per un viaggio difficile: «Diceva: proteggiti. Solo questo: proteggiti. Mi ha portato fortuna e non l’ho più cancellato».