Colors, aprile/maggio 1999, 8 maggio 2001
In Sudafrica la polizia è accusata di ficcare la testa dei prigionieri in un secchio o di soffocarli con buste bagnate
In Sudafrica la polizia è accusata di ficcare la testa dei prigionieri in un secchio o di soffocarli con buste bagnate. Pare che nei commissariati turchi i ragazzini vengano irrorati con acqua ghiacciata. Secondo Amnesty International nel Bhutan le guardie carcerarie fanno immergere con la forza i prigionieri in vasche piene d’acqua, fino a farli quasi affogare. Nelle prigioni keniote i detenuti sarebbero costretti a restare dentro una fossa angusta che viene gradualmente riempita d’acqua. La polizia messicana spara su per il naso dei sospetti acqua con aggiunta di anidride carbonica. Nel 1974 Archana Guha, indiana, oggi in esilio a Copenaghen, è stata trattenuta dalla polizia di Calcutta per 27 giorni: «Avevano una ciotola e mi facevano gocciare l’acqua sulla fronte, semplici goccioline, ma ricordo che ogni goccia sembrava una pietra, una grande pietra che mi colpiva la testa».