Paola Sorge, la Repubblica 27/04/1999, 27 aprile 1999
Gabriele D’Annunzio aveva invitato Padre Pio al Vittoriale e gli scrisse per ringraziarlo di aver accettato: «Mio fratello, so da quante favole mondane, o stupide o perfide, sia offuscato l’ardore verace del mio spirito
Gabriele D’Annunzio aveva invitato Padre Pio al Vittoriale e gli scrisse per ringraziarlo di aver accettato: «Mio fratello, so da quante favole mondane, o stupide o perfide, sia offuscato l’ardore verace del mio spirito. per ciò che è testimonianza della tua purità e del tuo acume di Veggente l’aver tu consentito a visitarmi nel mio Eremo, l’aver tu acconsentito a un colloquio fraterno con colui che non cessa di cercare coraggiosamente sé medesimo. Caterina la Senese mi ha insegnato a ”gustare” le anime. Già conosco il pregio della tua anima, Padre Pio. E son certo che Francesco ci sorriderà come quando dall’inconsueto innesto prevedeva il fiore e il frutto inconsueti. Ave. Pax et Bonum. Malum et Pax. Gabriele D’Annunzio. Il Vittoriale, 28 novembre 1924».