Francesca Amoni, Panorama 13/05/1999, 13 maggio 1999
La predilezione per il dolce o il salato rivela personalità diverse: introverso, incline alla dipendenza, desideroso di protezione e consolazione chi ama il dolce, dinamico, estroverso, intraprendente e sicuro di sé chi preferisce il salato
La predilezione per il dolce o il salato rivela personalità diverse: introverso, incline alla dipendenza, desideroso di protezione e consolazione chi ama il dolce, dinamico, estroverso, intraprendente e sicuro di sé chi preferisce il salato. Nella Livings, psicologa: «Durante l’infanzia la fase orale legata all’alimentazione attraversa due momenti distinti, quello passivo della suzione e quello attivo che insorge con la dentizione. Se la scelta del salato vuol dire abbandono della suzione legata al latte materno, da adulti sceglieremo cibi salati in momenti di forza e cibi dolci se ci sentiamo depressi». Pier Luigi Rossi, nutrizionista: «Alcuni principi nutritivi hanno un effetto biochimico sul cervello e sulle emozioni. La dopamina, presente in cibi di origine animale, nelle noccioline, in cibi conservati con il sale, stimola comportamenti aggressivi. La serotonina, presente in alimenti vegetali e nel latte, produce calma e serenità».