Sandro Mangiaterra, Panorama 20/05/1999; Emanuela Audisio, la Repubblica 04/05/1999, 20 maggio 1999
Ogni anno a maggio e giugno tentano di scalare l’Everest un migliaio di persone, spesso scalatori non professionisti in vacanza, che finora hanno scaricato sulla montagna venti tonnellate di rifiuti
Ogni anno a maggio e giugno tentano di scalare l’Everest un migliaio di persone, spesso scalatori non professionisti in vacanza, che finora hanno scaricato sulla montagna venti tonnellate di rifiuti. Spedizioni in corso: sedici sul versante Sud, quello nepalese, il più facile, una ventina sul fronte Nord, in territorio tibetano (secondo le statistiche un alpinista su sei morirà). Le guide si fanno pagare da 75 a 100 milioni. Favoriti nell’impresa dall’adattamento all’altezza, partecipano alle spedizioni gli sherpa, abitanti del versante meridionale della montagna. Emanuela Audisio: «Tanto i pesi non li portate sulle spalle voi, finti guerrieri, ma gli sherpa, che alla fine caricheranno sulla schiena anche voi, stupidi idioti che vi fermate in vetta a fare foto, mentre il cervello rantola».