Jean-Claude Chesnais, ìStoria della violenza in Occidente dal 1800 a oggiî, Longanesi, 1981., 9 maggio 2001
Fino ad epoche recenti, per essere certi dell’esemplarità della pena, le esecuzioni capitali venivano svolte pubblicamente
Fino ad epoche recenti, per essere certi dell’esemplarità della pena, le esecuzioni capitali venivano svolte pubblicamente. Il cerimoniale seguiva un vero e proprio rituale; folle di contadini accorrevano in città, e questa occasione era spesso l’unica che avevano per spostarsi dalla campagna. Ore prima dell’esecuzione, si svolgevano processioni nelle strade cittadine che conducevano al patibolo. Per alcuni, l’evento rappresentava un’importante fonte di reddito: i balconi che affacciavano sulla piazza venivano affittati a cifre esorbitanti; venivano costruiti palchi e tribune come per le manifestazioni sportive o religiose. Il tutto si svolgeva in un clima di vera e propria isteria collettiva: le donne svenivano per l’emozione, scoppiavano risse, la gente correva in preda al panico. Nel 1807, a Londra, l’esecuzione di due assassini fu vista da più di quarantamila persone, cento delle quali morirono per gli scontri tra la folla.