Arturo Zampaglione , la Repubblica 19/05/1999, 19 maggio 1999
Il centro californiano Seti (Search for extra-terrestrial intelligence) chiede collaborazione in tutto il mondo per captare segnali intelligenti nello spazio
Il centro californiano Seti (Search for extra-terrestrial intelligence) chiede collaborazione in tutto il mondo per captare segnali intelligenti nello spazio. Per aderire bisogna collegarsi con il modem all’indirizzo SETI@home e scaricare un salvaschermo per elaborare i dati provenienti dallo spazio. I volontari contribuiranno così alla raccolta di frequenze spaziali nel telescopio di Porto Rico. Il responsabile del progetto David Anderson: «Intendiamo moltiplicare il nostro ”processing-power” (capacità di elaborazione dati) senza comprare altri supercomputer, ma attraverso il primo grande tentativo di computazione distribuita». L’astrofisica Margherita Hack: «Che ci siano altre intelligenze nell’universo è molto probabile, ma la possibilità di sentirsi è molto bassa perché bisognerebbe essere arrivati allo stesso grado di sviluppo in un egual momento. Basta uno sfasamento di cento anni per non sentirsi più [...] Pensare di essere soli nell’universo è assurdo ma la probabilità di incontro è praticamente zero».