Lia Colucci su l’Unit del 09/05/01 a pagina 24., 9 maggio 2001
«La vittima sacrificale aveva il compito di risolvere il conflitto all’interno della società. Si può immaginare, all’origine, una società come qualcosa di profondamente instabile, dove i rapporti sociali sono permantemente minacciati dall’arbitrio e dalla violenza
«La vittima sacrificale aveva il compito di risolvere il conflitto all’interno della società. Si può immaginare, all’origine, una società come qualcosa di profondamente instabile, dove i rapporti sociali sono permantemente minacciati dall’arbitrio e dalla violenza. Il ruolo della vittima sacrificale è quello di assorbire su di sé queste enormi tensioni. Qualcosa va storto? Invece di farci la guerra troviamo un punto "simbolico" su cui scaricare la nostra violenza. E’ più o meno questo il ragionamento sul capro espiatorio» (Renè Girard, antropologo).