Giovanni Maria del Re, Diario 02/06/1999, 2 giugno 1999
Negli anni della guerra fredda la Germania Ovest aveva allestito a 20 chilometri da Bonn un bunker sotterraneo dove avrebbero trovato rifugio, nel caso di un conflitto nucleare, fino a tremila persone (cancelliere, ministri, parlamentari e militari)
Negli anni della guerra fredda la Germania Ovest aveva allestito a 20 chilometri da Bonn un bunker sotterraneo dove avrebbero trovato rifugio, nel caso di un conflitto nucleare, fino a tremila persone (cancelliere, ministri, parlamentari e militari). La struttura (30 chilometri di corridoi e gallerie a 115 metri di profondità), fu realizzata tra il 1960 e il 1972 sfruttando una precedente galleria ferroviaria trasformata nel 1945 da Hitler in uno dei laboratori segreti dove si costruivano i missili V2. Un grande magazzino scorte rinnovato di continuo e un sistema di decontaminazione dell’aria dalla radioattività garantiva la sopravvivenza fino a trenta giorni (si pensava che una guerra nucleare non potesse durare più di un mese). All’interno del bunker grandi sale di riunione, linee telefoniche d’emergenza per comunicare con gli altri paesi Nato, studi televisivi e radiofonici dove il cancelliere e i ministri avrebbero potuto parlare alla nazione. Dopo il crollo dell’impero sovietico e la fine del terrore nucleare il bunker fu mantenuto operativo (senza mai essere usato da nessuno dei membri del governo) fino al 1997, quando il parlamento decise di smantellarlo per gli alti costi di gestione e manutenzione (trenta miliardi di lire l’anno).