La Stampa 11/06/1999, 11 giugno 1999
Secondo don Franco Pierini, direttore di ”Famiglia Cristiana”, la televisione non fa bene alla messa, perché le immagini scelte dalla regia, soffermandosi su certi particolari (ad esempio un primo piano dell’altare, un dettaglio dei dipinti della chiesa, le inquadrature dei fedeli), distraggono i devoti che seguono il rito da casa
Secondo don Franco Pierini, direttore di ”Famiglia Cristiana”, la televisione non fa bene alla messa, perché le immagini scelte dalla regia, soffermandosi su certi particolari (ad esempio un primo piano dell’altare, un dettaglio dei dipinti della chiesa, le inquadrature dei fedeli), distraggono i devoti che seguono il rito da casa. Per rispetto al fine religioso della cerimonia, dunque, bisognerebbe utilizzare telecamere fisse e un punto di vista a debita distanza dall’altare. Don Claudio Sorgi, critico televisivo di ”Avvenire”, dice che in effetti certe inquadrature possono distrarre i fedeli, ciononostante «una ripresa più statica, che magari seguisse solo i gesti del sacerdote, sarebbe la negazione della comunicazione televisiva». Don Sorgi non è contrario neanche alle riprese dei devoti in chiesa, «perché stabiliscono una più forte partecipazione dei telespettatori».