Marco Vallora su Specchio del 28/04/01 a pagina 78., 28 aprile 2001
Quando Velázquez giunse in Italia, «nessuno lo conosceva come artista e lui, tanto melanconico e schivo di natura, ha come uno scatto d’orgoglio e fa una "cafonata" (così commentano i testimoni dell’epoca) degna di un ragazzaccio alla Caravaggio
Quando Velázquez giunse in Italia, «nessuno lo conosceva come artista e lui, tanto melanconico e schivo di natura, ha come uno scatto d’orgoglio e fa una "cafonata" (così commentano i testimoni dell’epoca) degna di un ragazzaccio alla Caravaggio... Prende il suo servo moro Parejo, lo ritrae "alla veloce" e lo manda in giro nelle case patrizie, col quadro appresso, perché possano verificare il prodigio unico della sua somiglianza» (Marco Vallora).