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 1999  maggio 30 Domenica calendario

La debolezza dell’Euro dipende dall’Italia? Giuliano Amato: «Non è così, la debolezza attuale dell’Euro è dovuta a varie ragioni, congiunturali e strutturali

La debolezza dell’Euro dipende dall’Italia? Giuliano Amato: «Non è così, la debolezza attuale dell’Euro è dovuta a varie ragioni, congiunturali e strutturali. C’è l’attuale forza dell’economia Usa e l’aspettativa di un aumento dei tassi di interesse americani. E c’è la debolezza della congiuntura in Europa, soprattutto in Germania e in Italia. Credo che presto ci sarà un’inversione di tendenza: nel secondo semestre la congiuntura degli Usa dovrebbe rallentare [...] Capisco che l’Italia venga sempre osservata con un’attenzione particolare visto che abbiamo il debito pubblico più alto d’Europa: oggi è al 118% del Pil. Ma su un punto dobbiamo essere chiari: non c’è stato alcun allentamento del rigore finanziario [...] Abbiamo chiesto un margine in più rispetto al deficit ’99 perché [...] le previsioni ci dicono che il rallentamento dell’economia si sta accentuando: a fine anno la crescita del sistema produttivo sarà inferiore dello 0,8% rispetto a quanto previsto ancora nel gennaio scorso. Poiché sappiamo che meno crescita significa anche meno entrate fiscali, e poiché sarebbe assai pericoloso compensare questo vuoto con nuove tasse quando la domanda è già così debole, ecco la nostra richiesta [...] Io mi auguro che gli altri partner realizzino gli obiettivi iniziali che la settimana scorsa sono stati confermati nonostante il rallentamento della congiuntura non riguardi solo l’Italia. Mi auguro, ad esempio, che la Germania riesca a tenere il deficit entro l’obiettivo dell’1,9 per cento del Pil. E, al di là dei numeri, mi auguro che Italia e Germania riescano insieme a sconfiggere la rigidità dei loro sistemi economici che sono la ragione principale della loro bassa crescita» [...] Insomma lei è fiducioso, il fantasma del ’92 non la turba. «Non lo temo perché quella era un’Italia diversa che non aveva ancora preso coscienza della necessità di rinnovamento. Ricorda cosa diceva Modigliani? Allora affermava che gli italiani dovevano rientrare a far parte del genere umano. Bene, oggi lo stesso Modigliani sa che abbiamo ancora problemi di riforme strutturali ma riconosce che gli italiani sono tornati nel genere umano».