Antonio Carlucci, LíEspresso 17/06/1999, 17 giugno 1999
Riportare nelle loro case gli albanesi scappati in Macedonia è un serio problema logistico. «Nessuno ha ancora stabilito il modo in cui gli 850 mila profughi rientreranno concretamente nel loro paese
Riportare nelle loro case gli albanesi scappati in Macedonia è un serio problema logistico. «Nessuno ha ancora stabilito il modo in cui gli 850 mila profughi rientreranno concretamente nel loro paese. Non potranno certo farlo nello stesso modo in cui ne uscirono, quasi sempre a piedi, camminando per giorni e giorni. Escludendo il trasporto aereo perché gli aeroporti della regione sono stati distrutti dalle bombe e per la frammentazione sul territorio dei profughi, sarà necessario utilizzare mezzi di trasporto via terra. Il primo problema sarà allora avere a disposizione un numero sufficiente di camion e autobus; il secondo sarà il tempo che occorrerà per il controesodo. Quando rientreranno nel loro paese, i kosovari non troveranno praticamente nulla. Dunque, le tendopoli che oggi sono state costruite lungo il confine macedone e albanese saranno di fatto trasferite».