Pietro Ostellino, Corriere della Sera 12/06/1999, 12 giugno 1999
La corsa per arrivare nel Kosovo. «Fatte le dovute proporzioni, la ”corsa” a chi arriva per primo a insediarsi sul territorio teatro del conflitto ricorda quella che gli alleati occidentali e l’Armata Rossa fecero sul finire della seconda guerra mondiale
La corsa per arrivare nel Kosovo. «Fatte le dovute proporzioni, la ”corsa” a chi arriva per primo a insediarsi sul territorio teatro del conflitto ricorda quella che gli alleati occidentali e l’Armata Rossa fecero sul finire della seconda guerra mondiale. Allora, la mappa dell’Europa del dopoguerra fu disegnata dall’avanzata degli eserciti vittoriosi, che in tal modo crearono le premesse della successiva ”guerra fredda”. Oggi la corsa è certamente destinata ad avere conseguenze meno radicali, dal punto di vista strategico ma, probabilmente, rilevanti da quello politico».