Maurizio Blondet, Avvenire 11/06/1999, 11 giugno 1999
La comunità internazionale è chiara: con Milosevic, niente aiuti alla Serbia. Franc Perko, vescovo metropolita cattolico di Belgrado: «Non credo sia una minaccia seria
La comunità internazionale è chiara: con Milosevic, niente aiuti alla Serbia. Franc Perko, vescovo metropolita cattolico di Belgrado: «Non credo sia una minaccia seria. Milosevic ha almeno un merito: di averla fatta finita con questa guerra. Immagino si aspetti un premio. Se lo avrà, certo è un altro discorso». Milosevic le pare più debole, adesso? «Non sono d’accordo con chi dice che Milosevic ha i giorni contati. un tattico abilissimo. Forse le elezioni, ma elezioni libere, con liberi media possono far tramontare la sua epoca. Ma non prima di quest’inverno. E il suo partito Sps, unito con quello di sua moglie, lo Jul, resterà sempre una forza primaria». La miseria che incombe sulla popolazione non lo indebolisce? «Non necessariamente. La propaganda può cambiare ogni cosa, qui: dirà che se i serbi stanno sempre peggio, è colpa dell’occidente, dell’embargo, non di Milosevic. La miseria può rafforzare il regime. già accaduto».