Gianfranco Manfredi, Rossella Cravero, Il Messaggero 26/06/1999, 26 giugno 1999
Vincenzo Viscone, 44 anni, psicologo di Francavilla Angitola, Vibo Valentia, parla con i cavalli: «So bene che è difficile accettare i risultati ai quali è pervenuta la mia ricerca, ma posso assicurare che è così, dopo aver pian piano trasmesso, con tanta pazienza, tramite catene associative, proprio come si fa coi bambini più piccoli, ho cominciato finalmente ad avere le prime risposte e infine i dialoghi, vere e proprie conversazioni»
Vincenzo Viscone, 44 anni, psicologo di Francavilla Angitola, Vibo Valentia, parla con i cavalli: «So bene che è difficile accettare i risultati ai quali è pervenuta la mia ricerca, ma posso assicurare che è così, dopo aver pian piano trasmesso, con tanta pazienza, tramite catene associative, proprio come si fa coi bambini più piccoli, ho cominciato finalmente ad avere le prime risposte e infine i dialoghi, vere e proprie conversazioni». Viscone usa il codice binario utilizzato dai computer: basato sull’1 e lo 0, sulla risposta affermativa o negativa, consente dialoghi abbastanza complessi. Il professor Enrico Alleva, etologo, a proposito di un altro cavallo, ”Hans l’intelligente”: «Questo animale era in grado di fare le operazioni, contando fino a quindici. Alle domande del padrone sbatteva lo zoccolo per terra fino al numero che corrispondeva al risultato del calcolo. Si è riusciti a dimostrare che quell’animale aveva ormai creato un rapporto affettivo talmente forte con il suo padrone da riuscire a interpretare il segnale impercettibile che il proprietario dava, in maniera inconscia, nel momento in cui il cavallo arrivava al numero esatto». Sui rapporti di ”empatia” coi cani: «I mesi estivi, quando molti cani vengono abbandonati, potrebbero essere quelli più adatti per prendersi cura di qualcuno di loro e far nascere quel grande legame affettivo che è alla base di tutti i tipi di comunicazione». Il gatto, selezionato mantendendo il proprio istinto di cacciatore di topi, conserva una natura selvaggia che non gli consente di arrivare ai livelli del cane e dei cavalli. In sperimentazione la comunicazione con alcune specie di pesci della famiglia africana dei Cicladi.