Isabella Lattes Coifmann, tuttolibri-La Stampa 24/06/1999, 24 giugno 1999
L’etologo Donald R. Griffin attribuisce consapevolezza e pensiero anche a insetti e ragni: svincolandosi dal rigido schema innato essi adeguano il comportamento alle nuove circostanze
L’etologo Donald R. Griffin attribuisce consapevolezza e pensiero anche a insetti e ragni: svincolandosi dal rigido schema innato essi adeguano il comportamento alle nuove circostanze. L’ipotesi che essi ”pensino” per poter risolvere i problemi che via via si presentano si spiegherebbe con ragioni di efficienza e economia. Il cervello di una formica, per esempio, pesa un milligrammo e non avrebbe spazio sufficiente ad immagazzinare le innumerevoli istruzioni genetiche che dovrebbero guidare il suo comportamento.