Raimondo Bultrini, la Repubblica 13/07/1999, 13 luglio 1999
In molte regioni arretrate dell’India è ancora sentita la tradizione che impone alle vedove di togliersi la vita dopo la morte del marito
In molte regioni arretrate dell’India è ancora sentita la tradizione che impone alle vedove di togliersi la vita dopo la morte del marito. Un tempo si davano fuoco sulla stessa pira del coniuge, oggi sono vittime dei parenti, che le ritengono responsabili del lutto e temono che la loro presenza possa portare altre sciagure alla famiglia. Quando non sono uccise, i figli le cacciano di casa impazienti di impossessarsi dell’eredità e loro cominciano a peregrinare tra i templi dove cantano e pregano in cambio di qualche manciata di lenticchie e riso. Sushila Ramidni: «I miei bambini si sono tutti sposati e avevano bisogno della mia casa, così che quasi ogni giorno dovevo spostarmi da una all’altra delle loro famiglie, finché ho capito che ero di troppo. E me ne sono venuta via».