Antonio Debenedetti, Sette n.27/99, 10 maggio 2001
«Un pomeriggio d’inverno Gadda fu invitato telefonicamente a cena da un critico letterario suo amico
«Un pomeriggio d’inverno Gadda fu invitato telefonicamente a cena da un critico letterario suo amico. L’autore del Pasticciaccio non aveva l’automobile. Così il suo anfitrione si offrì di andarlo a prendere. Gadda, nell’acconsentire, pose una domanda inattesa. Quale percorso avrebbero seguito per portarsi dalla Camilluccia, dove abitava, fino al centro storico? Gli fu risposto in termini un po’ generici. Gadda, allora, rifece la domanda e chiese di precisare il percorso strada per strada. Lui, dall’altra parte del filo, lo avrebbe annotato su una carta topografica. Il motivo? Evitare gli ingorghi di traffico a quell’epoca, a Roma, ancora rari. La realtà? Una di quelle crisi d’ansia che i veri artisti, grandi o piccoli, vivono nell’incomprensione di chi artista non è».