Marina Morpurgo, Diario 10/08/1999, 10 agosto 1999
Dal 1993 ogni luglio a Pelkosenniemi, Lapponia, si tiene il Campionato mondiale di uccisione zanzare
Dal 1993 ogni luglio a Pelkosenniemi, Lapponia, si tiene il Campionato mondiale di uccisione zanzare. Alla gara, inventata dal signor Kai Kullervo Salmijarvi (di professione organizzatore di viaggi in canoa), e sponsorizzata da banche e case farmaceutiche, si iscrive un numero sempre maggiore di concorrenti (finlandesi, olandesi, tedeschi, svedesi), incoraggiati da spettatori urlanti che indossano magliette con la scritta: «Fatele fuori tutte». Vietato usare palette, giornali e sostanze chimiche come pure uscire dal terreno di gara grande più o meno la metà di un campo di pallacanestro. Per attirare le zanzare i concorrenti utilizzano tecniche diverse: usano il proprio cane come esca vivente, corrono prima del loro turno perché l’odore del sudore le faccia avvicinare, si spogliano e si sdraiano sotto i pini in attesa che gli insetti si posino sul torace, si mettono a frugare tra i cespugli ecc. Il regolamento prevede gironi eliminatori. Ogni volta che un concorrente ritiene di aver spiaccicato una zanzara corre al tavolo arbitrale: una giuria di esperti sottopone il cadaverino all’esame microscopico e ne decreta la morte (esemplari feriti o tramortiti non fanno punteggio) alzando una bandierina bianca che assegna il punto. Harri Pellonpaa, che nel 1995 entrò nel Guinnes dei primati abbattendo 25 zanzare, si è aggiudicato l’edizione 1999, con 12 vittime. Premi: un trofeo d’argento, un telefonino, un assegno da 350 dollari e una confezione di antizanzare ”Off!”.