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 1999  luglio 29 Giovedì calendario

Su mille donne ultracinquantenni che si sottopongono alla mammografia biennale per 10 anni, quattro ne ricavano una diagnosi tempestiva per poter intervenire in tempo utile ed evitare la morte per cancro al seno

Su mille donne ultracinquantenni che si sottopongono alla mammografia biennale per 10 anni, quattro ne ricavano una diagnosi tempestiva per poter intervenire in tempo utile ed evitare la morte per cancro al seno. Un buon numero di loro (tra 100 e 200) otterrà un falso positivo: una mammografia che indica la presenza di un tumore inesistente. Di queste, nel proseguo delle indagini, circa 40 dovranno ricorrere alla biopsia per chiarire i dubbi e un numero compreso tra 10 e 30 dovrà subire un intervento inutile, poiché il tumore non c’era. Inoltre, tra quelle mille donne, tre saranno erroneamente tranquillizzate da un falso negativo: la mammografia non sarà riuscita ad individuare il cancro che invece c’era. Infine ve ne saranno 25 a cui sarà diagnosticato il tumore con circa tre anni di anticipo: otto di loro moriranno anche se curate, 17 guariranno ma si sarebbero salvate comunque una volta che la malattia si fosse manifestata.