Enrico Benedetto, La Stampa 27/07/1999, 27 luglio 1999
Il sovrano del Marocco ha a disposizione diciassette palazzi e sei ville dove le cortigiane sono sempre pronte ad accoglierlo
Il sovrano del Marocco ha a disposizione diciassette palazzi e sei ville dove le cortigiane sono sempre pronte ad accoglierlo. Per formare i suoi harem seleziona bambine del popolo, la cui educazione è affidata a precettori molto severi. Nelle residenze reali abitano ancora vecchie cortigiane marchiate a fuoco, coi segni delle frustate inflitte per ordine del vecchio sovrano che ne decideva numero, localizzazione e forza (la stessa pena era subita da chi cercava di difendere la sventurata). La ”concubina delle chiavi” era l’unica a poter intrattenere rapporti con uomini che non fossero il sovrano. Primo segno di modernizzazione mostrato dal nuovo re, Mohammed VI, che ha ereditato il trono da Hassan II: vietare ai sudditi di baciargli la mano, abolendo il saluto imposto dal padre.