Maurizio Ricci su la Repubblica del 08/05/01 a pagina 14; anche Alessio Altichieri sul Corriere della Sera del 08/05/01 a pagina 19., 8 maggio 2001
L’8 agosto del 1963, insieme ad altri quattordici complici, Ronnie Biggs rapinò il treno postale Glasgow – Londra: il capo dell’operazione era Bruce Reynolds, soprannominato ”il Colonnello”
L’8 agosto del 1963, insieme ad altri quattordici complici, Ronnie Biggs rapinò il treno postale Glasgow – Londra: il capo dell’operazione era Bruce Reynolds, soprannominato ”il Colonnello”. Biggs aveva il compito di assoldare un macchinista in pensione per guidare il treno su un binario morto. Non ci riuscì e la banda dovette ricorrere al vero guidatore, Jack Mills, dopo averlo preso a randellate (Mills non si riprese più e dopo qualche tempo morì). La rapina fruttò ai malviventi due milioni e mezzo di sterline (circa centocinquanta miliardi di lire attuali), ma Biggs e i suoi amici lasciarono tante impronte digitali che furono subito catturati. Dopo pochi mesi di carcere, Biggs fuggì con una scala di corda costruita in cella: andò prima a Parigi e poi in Australia, dove si fece raggiungere dalla moglie e dai figli. Il commissario di Scotland Yard Jack Slipper (che in inglese vuol dire ”ciabatta”) si mise sulle sue tracce, rintracciandolo in Brasile, dove nel frattempo aveva messo incinta la diciannovenne Raimunda, spogliarellista del locale ”Bula Negra”: l’estradizione fu quindi bloccata. Esaurita la sua parte di bottino, Biggs cominciò a farsi intervistare dietro compenso; inoltre organizzava nella sua casa di Santa Teresa, sulle colline di Rio, ricevimenti a pagamento (centoventi sterline a testa) per turisti inglesi, cui raccontava la sua vita nel corso di cene a base di agnello. Incise una canzone con i Sex Pistols (’No one is innocent”), fece un po’ di pubblicità («Quando sei in fuga, ti fa piacere una buona tazza di caffè»), mise in piedi un sito Internet sul quale vendere foto, magliette e ricordi della rapina. Colpito da tre ictus, di recente ha deciso di costituirsi: «Il mio ultimo desiderio è quello di entrare da suddito inglese in un pub di Margate e ordinare una pinta di birra. Fa freddo là? Da quando sono arrivato a Rio non ho più messo maglioni: non vorrei morire di raffreddore».