Rossella Cravero, Il Messaggero 20/08/1999; Marina Cavalleri, la Repubblica 20/08/1999, 20 agosto 1999
A Teramo è morta una donna di 63 anni punta da una zecca, quinto caso di quest’estate. Ancora Giorgio Celli: «Questo fenomeno delle zecche è piuttosto misterioso, è strano che provochino morti così fulminee, o siamo di fronte ad una nuova malattia o ci sono ceppi particolarmente virulenti [
A Teramo è morta una donna di 63 anni punta da una zecca, quinto caso di quest’estate. Ancora Giorgio Celli: «Questo fenomeno delle zecche è piuttosto misterioso, è strano che provochino morti così fulminee, o siamo di fronte ad una nuova malattia o ci sono ceppi particolarmente virulenti [...] La zecca punge per sottrarre sangue e nutrire le uova. Le zecche, non tutte, sono vettori di alcune malattie, la malattia di lyme e la rickettsiosi. Quest’ultima porta forti febbri ma non provoca la morte in così poco tempo, si guarisce se presa in tempo». Michele Maroli, del laboratorio di Parassitologia dell’Istituto Superiore di Sanità: « bene sapere che la zecca prima di trovare il luogo adatto dove ”annidarsi” sull’ospite prescelto, passeggia anche per tre o quattro ore, per non parlare poi della sosta che dura anche cinque o sei giorni. Sono questi i momenti in cui tempestivamente accorgersi dello sgradito visitatore e potersene liberare». La zecca dopo aver infilato nell’ospite le proprie zampe produce una specie di cemento per non uscire, un anestetico che è quello che le consente di pungere senza farsene accorgere e un anticoagulante che le consente di aspirare e poi perforare nuovamente il sangue fino alla quantità di un litro.