Leonardo Bizzarro, la Repubblica 27/08/1999, 27 agosto 1999
Ultimo business del turismo culturale: le miniere abbandonate. A Prali, in Piemonte, visitatori con casco e mantellina viaggiano su un trenino ricostruito fedelmente, passano tra le sagome di minatori al lavoro e ascoltano le loro voci e quelle dei loro strumenti
Ultimo business del turismo culturale: le miniere abbandonate. A Prali, in Piemonte, visitatori con casco e mantellina viaggiano su un trenino ricostruito fedelmente, passano tra le sagome di minatori al lavoro e ascoltano le loro voci e quelle dei loro strumenti. Nelle gallerie del museo minerario di Vipiteno è allo studio l’allestimento di locali dove curare l’asma e altre malattie dell’apparato respiratorio. In Val Trompia un progetto messo a punto con il Politecnico di Milano prevede un ottovolante su monorotaia, scivoli che corrono nei pozzi, aree di sosta riscaldate. Giorgio Faraggiana, docente di Scienza delle costruzioni al Politecnico di Torino, una passione per le miniere: «Il mondo minerario ha un certo fascino. Suscita una vera attrazione psicologica. Sarà la seduzione del tesoro nascosto. Ma la riapertura delle miniere permette anche la rilettura della storia industriale italiana».