Sergio Frau, la Repubblica 22/08/1999, 22 agosto 1999
A quasi 2300 anni dalla distruzione sarà ricostruita la biblioteca di Alessandria d’Egitto. Il progetto della holding norvegese Snohetta verrà realizzato su un area di intensa speculazione edilizia ed interromperà una lunga serie di palazzoni costruiti da Nasser proprio sul sito dove si trovava il Palazzo Reale dei Tolomei (durante i lavori di sbancamento sono state rinvenute 4 statue che saranno collocate nel museo della biblioteca)
A quasi 2300 anni dalla distruzione sarà ricostruita la biblioteca di Alessandria d’Egitto. Il progetto della holding norvegese Snohetta verrà realizzato su un area di intensa speculazione edilizia ed interromperà una lunga serie di palazzoni costruiti da Nasser proprio sul sito dove si trovava il Palazzo Reale dei Tolomei (durante i lavori di sbancamento sono state rinvenute 4 statue che saranno collocate nel museo della biblioteca). Costo 350 miliardi, il progetto prevede un corpo circolare circondato da un fossato di acqua dal diametro di 160 metri, alto 33 metri nella parte verso la terra e degradante verso il mare fino a raggiungere la quota del terrreno (come un cilindro sezionato). Lungo tutto il perimetro della facciata correrà un rivestimento fatto da pannelli di granito grigio di Assuan (arrivati via Nilo) dove saranno incise frasi in tutte le lingue del mondo. Obiettivo del consorzio che gestirà l’impresa (in una quarantina di anni vogliono raggiungere gli otto milioni di volumi cartacei): far tornare la biblioteca di Alessandria alla magnificenza di quella che aveva nell’antichità, quando tutte le navi che entravano nel porto della città avevano l’obbligo di consegnare i volumi a bordo ai copisti e agli amanuensi che li riproducevano durante le operazioni di scarico.