Ilaria Maria Sala, diario 25/08/1999, 25 agosto 1999
A due ore di strada da Seoul è stato inaugurato il Museo Storico della Schiavitù Sessuale Militare Giapponese: sono in mostra testimonianze e cimeli raccolti nei bordelli (’Stazioni di conforto”) aperti nel 1931 per combattere gli stupri e proteggere i soldati dalle malattie veneree
A due ore di strada da Seoul è stato inaugurato il Museo Storico della Schiavitù Sessuale Militare Giapponese: sono in mostra testimonianze e cimeli raccolti nei bordelli (’Stazioni di conforto”) aperti nel 1931 per combattere gli stupri e proteggere i soldati dalle malattie veneree. Aperti fino al ’45, vi furono trascinate donne provenienti da tutta l’Asia (età 13-30 anni) che subivano la violenza dei soldati fino a cinquanta volte al giorno.