Daniela Camboni, Corriere della Sera 22/08/1999; Valentino Castaldo, ll Messaggero 22/08/1999, 22 agosto 1999
A San Marino un decreto del Governo ha vietato agli anziani di assumere colf che abbiano meno di 50 anni, perché poi, raggirati da extracomunitarie che aspirano all’eredità e alla cittadinanza della Repubblica, finirebbero per sposarle
A San Marino un decreto del Governo ha vietato agli anziani di assumere colf che abbiano meno di 50 anni, perché poi, raggirati da extracomunitarie che aspirano all’eredità e alla cittadinanza della Repubblica, finirebbero per sposarle. L’iniziativa è del ministro del Lavoro Romeo Morri, esponente del Partito della democrazia cristiana sanmarinese: «Accadono troppo spesso questi matrimoni: arrivano colf giovani, si impiantano in casa e poi finisce in un certo modo. Noi siamo una piccola nazione di 60 chilometri quadrati e 30 mila persone. Ci teniamo alla nostra identità. Con questa nuova e importante disposizione congressuale si stabilisce una nuova garanzia: per gli assistiti, che possono star sicuri di non essere sfruttati; e per l’assistente domiciliare, che non viene più guardata in un certo modo, ma vede riconosciuta la propria professionalità». Mario Morcellini, direttore del dipartimento di Sociologia dell’Università ”La Sapienza” di Roma: « una norma antidemocratica e di incredibile crudeltà [...] E come se non bastasse, c’è da dire che è abbastanza noto a tutti, e molti esperti lo confermano, che spesso i certificati anagrafici dei cittadini dei paesi dell’Est sono contraffatti». A San Marino, dove l’omosessualità è un reato, solo il marito trasmette la cittadinanza alla moglie, che diventa sanmarinese dopo tre anni di matrimonio (legge della «moglie a prova»). Fino al 1982 la cittadina della Repubblica che si sposava fuori perdeva la nazionalità diventando apolide.