Il Giorno 22/08/1999, 22 agosto 1999
Ricercatori dell’Università del Minnesota hanno messo a punto la cardiopump, una ventosa di gomma unita ad un manico di plastica, molto simile allo sturalavandini, che usata con energia esercita una compressione ed una decompressione meccanica di notevole rilevanza sul torace del paziente colpito da attacchi cardiaci
Ricercatori dell’Università del Minnesota hanno messo a punto la cardiopump, una ventosa di gomma unita ad un manico di plastica, molto simile allo sturalavandini, che usata con energia esercita una compressione ed una decompressione meccanica di notevole rilevanza sul torace del paziente colpito da attacchi cardiaci. Franco Romeo, docente di cardiologia all’Università di Tor Vergata: «Il massaggio tradizionale ottiene, purtropppo, un limitato numero di successi, causando spesso la frattura delle costole, perché la compressione del torace deve essere portata fino all’estremo». La cardiopump, invece, compiendo un movimento meccanico di compressione e decompressione fornisce risultati migliori.