Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 1999  agosto 22 Domenica calendario

Ricercatori dell’Università del Minnesota hanno messo a punto la cardiopump, una ventosa di gomma unita ad un manico di plastica, molto simile allo sturalavandini, che usata con energia esercita una compressione ed una decompressione meccanica di notevole rilevanza sul torace del paziente colpito da attacchi cardiaci

Ricercatori dell’Università del Minnesota hanno messo a punto la cardiopump, una ventosa di gomma unita ad un manico di plastica, molto simile allo sturalavandini, che usata con energia esercita una compressione ed una decompressione meccanica di notevole rilevanza sul torace del paziente colpito da attacchi cardiaci. Franco Romeo, docente di cardiologia all’Università di Tor Vergata: «Il massaggio tradizionale ottiene, purtropppo, un limitato numero di successi, causando spesso la frattura delle costole, perché la compressione del torace deve essere portata fino all’estremo». La cardiopump, invece, compiendo un movimento meccanico di compressione e decompressione fornisce risultati migliori.