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 1999  agosto 27 Venerdì calendario

Carte di credito. Secondo le dichiarazioni rese alla magistratura svizzera dall’affarista russo-ebreo-spagnolo Felipe Turover, il costruttore svizzero-kosovaro Behgjet Pacolli avebbe pagato tangenti a funzionari del governo russo tra cui Boris Eltsin e le sue due figlie Tatjana ed Elena

Carte di credito. Secondo le dichiarazioni rese alla magistratura svizzera dall’affarista russo-ebreo-spagnolo Felipe Turover, il costruttore svizzero-kosovaro Behgjet Pacolli avebbe pagato tangenti a funzionari del governo russo tra cui Boris Eltsin e le sue due figlie Tatjana ed Elena. Pacolli sostiene ancora che non ha pagato tangenti ai funzionari del Cremlino, ma soltanto spese di rappresentanza... «Su quel conto c’erano un milione e 800 mila dollari. Non è un po’ troppo per le sole spese di rappresentanza? Ancora Pacolli sostiene di aver avuto con Pavel Borodin soltanto rapporti ufficiali. un’altra bugia». Pacolli sostiene di non aver pagato un rublo di tangente per gli appalti russi. Le chiediamo: è possibile ? Esiste la corruzione per gli appalti in Russia? «Esiste soltanto la corruzione». [...] Per alcuni, Pacolli è un capacissimo e intraprendente costruttore. Per altri, un canale di riciclaggio scelto dall’oligarchia del Cremlino. A suo avviso chi è Pacolli? «Io credo che sia un canale di riciclaggio e lo strumento scelto dal Cremlino per appropriarsi delle ricchezze dello stato. Ascoltatemi, da trent’anni c’è il fior fiore delle industrie delle costruzioni al lavoro in Russia. Sono società francesi, turche, finlandesi, italiane come la Codest di Udine e la Edilter di Bologna, che qui hanno gran prestigio. Improvvisamente vengono spazzate via. A favore di chi? Di una piccola società svizzera con 100 mila franchi di capitale. Lei che cosa penserebbe se i lavori di ristrutturazione di San Pietro fossero aggiudicati a una ditta con un milione di capitale e sede a Palermo o a Napoli?». Chi c’è dietro Pacolli? E chi c’è dietro Borodin? «Dietro Pacolli c’è Borodin, e dietro Borodin c’è soltanto una persona, la più importante delle persone». A chi si riferisce? «Al presidente Boris Eltsin che ancora lo sostiene perché Borodin sa troppo. Quando non sarà più utile o sarà troppo minaccioso volerà fuori dalla finestra come il suo predecessore, il tesoriere del Pcus Kruchina, volato giù nel 1991 dalla finestra dello stesso ufficio che oggi è di Borodin. Così si usava durante il comunismo. un vizio difficile da perdere».