Claudia Fusani, la Repubblica 01/09/1999, 1 settembre 1999
La liberalizzazione deve riguardare tutti i paesi europei, altrimenti è peggio. Pier Luigi Vigna, procuratore nazionale antimafia
La liberalizzazione deve riguardare tutti i paesi europei, altrimenti è peggio. Pier Luigi Vigna, procuratore nazionale antimafia. «Se lo Stato si mette a dispensare eroina in Italia, cosa succede in quelli vicini, confinanti, che però non hanno la stessa regola? Un effetto calamita, un richiamo su quel territorio molto pericoloso anche sotto il profilo della politica criminale». O tutti o nessuno? «Diciamo che se la liberalizzazione entra in vigore in Italia lo deve essere anche in Francia, Spagna e Inghilterra, in tutti quei paesi con cui si hanno scambi economici e culturali quotidiani e in cui ormai si entra senza neppure un documento. Penso ad un provvedimento in blocco almeno a livello europeo. Altrimenti non funziona, anzi è peggio». Legalizzare l’eroina sarebbe anche il modo per combattere i narcos e la criminalità organizzata? «No, decisamente no. Bisognerebbe legalizzare tutto, ogni tipo di droga. Perché altrimenti i gruppi criminali troverebbero sempre nuovi prodotti da lanciare sul mercato. E legalizzare tutto, anche se solo per uso personale, non si può. Su questo non c’è alcun tipo di giustificazione».