Silvia Petrucci, Anna Masera, Panorama 19/08/1999, 19 agosto 1999
Molte aziende, per aumentare la produttività, tentano in ogni modo di ridurre lo stress dei loro dipendenti
Molte aziende, per aumentare la produttività, tentano in ogni modo di ridurre lo stress dei loro dipendenti. Brunello Cucinelli, imprenditore tessile, ha aperto i suoi laboratori in un borgo tra Perugia e il Lago Trasimeno: «Voglio costruire un’azienda umanista. Bisogna che gli imprenditori lascino un patrimonio di lavoro e di cultura alle comunità in cui operano. Per questo ho comprato e restaurato il borgo di Solomeo: lavoriamo tutti qui, in un bell’ambiente, i miei dipendenti mangiano al ristorante, non ci sono cartellini da timbrare. I profitti servono all’azienda per crescere sana, ma noi li usiamo anche per sistemare il campo di calcio e restaurare la chiesa». Nella nuova sede di Milano, ”Il Sole-24 Ore” attiverà una nursery e una palestra, mentre l’azienda chimica Mapei ha attrezzato un centro sportivo. Negli Stati Uniti, dove questa politica aziendale è nota da anni, la società di software del North Carolina Sas Institute distribuisce cioccolatini ai dipendenti ed ha un asilo nido e una mensa in cui genitori e figli possono pranzare insieme ascoltando la musica del pianobar. La californiana PeopleSoft, dipendenti giovanissimi, organizza la ”giornata dei genitori”, in cui si possono portare al lavoro madri e padri. La Jm Family Enterprises, distributore in Florida delle automobili Toyota, offre ai dipendenti parrucchiere, estetista e crociera alle Bahamas sullo yacht aziendale.