Michele Serra, L’íUnit 17/09/1999, 17 settembre 1999
«’L’ideale è che siano i genitori e non lo Stato a organizzare le scuole”. l’ultimo, spietato anatema del cardinal Biffi, che sarebbe stato più conciliante, benevolo, beneagurante se avesse invocato le cavallette, la peste nera, il diluvio
«’L’ideale è che siano i genitori e non lo Stato a organizzare le scuole”. l’ultimo, spietato anatema del cardinal Biffi, che sarebbe stato più conciliante, benevolo, beneagurante se avesse invocato le cavallette, la peste nera, il diluvio. Si capisce che sua Eminenza non ha mai partecipato a una riunione di genitori. Non gli è mai toccato di dover spergiurare (’perché? Perché lo abbiamo fatto?”) il folle progetto dei decreti delegati, che hanno intasato le aule di mamme angosciate e padri logorroici, tutti smanianti per il destino dei loro poveri bambini oberati di compiti, incompresi dagli insegnanti, curvi sotto gli zaini, interrogati a tradimento, costretti alla ginnastica quando sarebbero così portati al canto, obbligati a cantare quando vorrebbero tanto fare i piegamenti, brutalizzati dal francese mentre serve l’inglese, colonizzati dall’inglese quando sarebbe così bello il francese. Gli insegnanti (ovviamente) ma anche i bimbi, nell’unico territorio de-genitorizzato che è loro concesso, esultano, non appena papà e mamma escono dalla scuola. E la liberano. Io, quando sento parlare di ”scuola gestita dalle famiglie”, rimpiango Sparta, che sequestrava per tot anni i figli ai genitori liberando gli uni e gli altri dalla loro reciproca galera».