Paola De Carolis, Corriere della Sera 28/09/1999, 28 settembre 1999
Robert Ballard, l’oceanografo statunitense che localizzò il relitto del transatlantico Titanic, ha scoperto nel Mar Nero una costiera sommersa da tonnellate d’acqua circa 7
Robert Ballard, l’oceanografo statunitense che localizzò il relitto del transatlantico Titanic, ha scoperto nel Mar Nero una costiera sommersa da tonnellate d’acqua circa 7.600 anni fa: «Non posso dire se si tratti proprio dell’alluvione di Noè e della sua arca. Quello che è certo è che la zona del Mar Nero al termine dell’ultima era glaciale fu completamente devastata e che a 150 metri di profondità ne abbiamo trovato le prove». Fiducioso di ottenere in prestito dal governo statunitense un sommergibile da esplorazione telecomandato a distanza, Ballard spera di ritrovare i reperti dell’epoca di Noè: le acque che sommersero la zona del mar Nero, salate e molto più pesanti di quelle dolci del lago, sprofondarono negli abissi creando un ambiente ostile a ogni forma di vita, anche ai batteri e ai microorganismi che avrebbero potuto corrodere i relitti.