Ricardo Seyton, Corriere dello Sport 07-08/10/1999, 8 ottobre 1999
Accolto dagli applausi dei carcerati, a mezzanotte di mercoledì 6 ottobre l’ex calciatore della Fiorentina Edmundo si è costituito alla divisione ”Catture” della polizia di Rio de Janeiro dove era ricercato per una condanna a 4 anni e mezzo per omicidio colposo (il 2 dicembre 1995 investì con la sua Jeep una Fiat Uno, uccidendo tre passeggeri)
Accolto dagli applausi dei carcerati, a mezzanotte di mercoledì 6 ottobre l’ex calciatore della Fiorentina Edmundo si è costituito alla divisione ”Catture” della polizia di Rio de Janeiro dove era ricercato per una condanna a 4 anni e mezzo per omicidio colposo (il 2 dicembre 1995 investì con la sua Jeep una Fiat Uno, uccidendo tre passeggeri). uscito il giorno dopo, grazie ai suoi avvocati che sono riusciti a fargli avere la libertà in attesa della sentenza d’appello. Per alleviare i disagi della notte in galera, i difensori avevano anche tentato di fargli avere una cella singola ma il direttore della prigione lo ha messo con altri quattro detenuti: Edmundo ha la licenza media e il regolamento penitenziario brasiliano concede il privilegio di stare soli esclusivamente ai detenuti con titolo di studio superiore. Primo a fagli visita in carcere Pai Santana, massaggiatore della sua attuale squadra (il Vasco da Gama), noto per la sua abilità con le pratiche di magia bianca e nera: a fine colloquio, intervistato dalla televisione brasiliana, ha promesso l’intervento di un team di santoni specializzato in questioni giudiziarie. Attualmente Edmundo è sotto inchiesta anche da parte del sindacato dei calciatori brasiliani e di quello degli arbitri. Gli animalisti, inoltre, lo accusano di maltrattamenti: fece ubriacare una scimmia con la birra per il divertimento dei ragazzini invitati alla festa di compleanno del figlio.