Mario Vargas Llosa, la Repubblica 05/10/1999, 5 ottobre 1999
Tra le prove richieste per diventare sicari in Colombia, uccidere un parente prossimo oppure fermarsi al semaforo e sparare al primo che capita
Tra le prove richieste per diventare sicari in Colombia, uccidere un parente prossimo oppure fermarsi al semaforo e sparare al primo che capita. Chi supera le prove riceve in dotazione una moto e un’arma. L’investitura avviene nel santuario di Sabneta, nell’hinterland di Medellin, ai piedi dell’altare sovrastato da una Maria Ausiliatrice in tonaca rossa e manto blu, con Bambino in braccio, venerata come la Vergine dei sicari. A lei gli assassini chiedono la benedizione dei tre simboli di devozione da indossare durante ogni mandato: uno al cuore per proteggere la vita, uno al polso per ”avere polso”, uno alla caviglia per non ferirsi quando stringono i talloni alla moto in modo da rimanere in equilibrio mentre prendono di mira il bersaglio a motore acceso. Prima di eseguire un mandato, i sicari vanno al santuario e fanno bollire i proiettili nell’acqua benedetta.