Riccardo Chiaberge, Corriere della Sera 11/10/1999, 11 ottobre 1999
John Stuart Mill nel 1848, quando la popolazione mondiale aveva appena superato il miliardo: «Non è bene per l’uomo essere sempre costretto a subire la presenza dei suoi simili
John Stuart Mill nel 1848, quando la popolazione mondiale aveva appena superato il miliardo: «Non è bene per l’uomo essere sempre costretto a subire la presenza dei suoi simili. Un mondo nel quale la solitudine sia scomparsa, è un ben povero ideale».