Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  maggio 09 Mercoledì calendario

Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha annunciato : «Gran parte del grano duro coltivato nelle regioni mediterranee è costituitoda specie trattate con radiazioni gamma (Cobalto 60), raggi X o neutroni veloci»

Il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung ha annunciato : «Gran parte del grano duro coltivato nelle regioni mediterranee è costituitoda specie trattate con radiazioni gamma (Cobalto 60), raggi X o neutroni veloci». Immediate le smentite italiane: il Consiglio nazionale consumatori e utenti ha ricordato che l’irraggiamento è una tecnica che serve a prolungare la vita dei prodotti o a ridurre la presenza di microrganismi patologici. Pietro Catizone, dell’Istituto di scienze e tecnologie alimentari dell’Università di Bologna, spiega che il trattamento con i raggi è stata utilizzata in passato per modificare alcuni semi, ma la radioattività scompare con la morte della pianta, e si propaga soltanto la variazione. La tecnica, peraltro, è stata abbandonata a favore della genetica naturale delle ibridazioni.