Margherita De Bac, la Repubblica 01/11/1999, 1 novembre 1999
L’ecstasy altera la percezione dei suoni e degli stimoli e facilita i rapporti interpersonali. L’effetto è rapido (mezz’ora): «C’è una fase iniziale di disorientamento, poi subentra il rush, una sensazione molto simile all’orgasmo, associato a formicolii e scosse muscolari
L’ecstasy altera la percezione dei suoni e degli stimoli e facilita i rapporti interpersonali. L’effetto è rapido (mezz’ora): «C’è una fase iniziale di disorientamento, poi subentra il rush, una sensazione molto simile all’orgasmo, associato a formicolii e scosse muscolari. Infine la fase caratterizzata da felice socievolezza» (Luciano Caprino, farmacologo alla ”Sapienza” di Roma). Effetti successivi: nausea, vomito, tachicardia, aumento della pressione arteriosa, tensione muscolare. In caso di abuso: intossicazioni epatiche, emorragie cerebrali, allucinazioni, ipotermie maligne, morte. Durata degli effetti 4-6 ore. All’organismo ne occorrono 24 per tornare normale. Le lesioni al cervello persistono fino a 7 anni dall’interruzione del consumo.