Antonio Gnoli su la Repubblica dell’11/05/01 a pagina 56., 11 maggio 2001
«Giulio Einaudi amava circondarsi di collaboratori brutti, nevrotici, assediati dalle turbe più pittoresche
«Giulio Einaudi amava circondarsi di collaboratori brutti, nevrotici, assediati dalle turbe più pittoresche. La verità è che se erano belli, scintillanti, seducenti, gradevoli, lui li detestava. Questa fu la ragione del conflitto con Giulio Bollati. E in parte con Calvino. Anche se a Calvino eccezionalmente fu concessa la patente di uomo brillante e radioso» (Cesare Garboli).