Giorgio Calcagno, ttL-La Stampa 06/11/1999, 6 novembre 1999
William Klassen, pastore protestante canadese, docente alla scuola biblica di Gerusalemme, ha dedicato un libro intitolato Giuda alla riabilitazione del personaggio «più orrendamente calunniato» della storia, l’unico a cui Gesù si rivolge apostrofandolo «amico», nell’Orto dei Getsemani, dopo che lui lo ha identificato con un bacio per segnalarlo alle guardie
William Klassen, pastore protestante canadese, docente alla scuola biblica di Gerusalemme, ha dedicato un libro intitolato Giuda alla riabilitazione del personaggio «più orrendamente calunniato» della storia, l’unico a cui Gesù si rivolge apostrofandolo «amico», nell’Orto dei Getsemani, dopo che lui lo ha identificato con un bacio per segnalarlo alle guardie. Consegnando Gesù agli uomini del Sinedrio Giuda, uomo vicino agli Zeloti, voleva avvicinare il Maestro ai responsabili del Tempio, e ignorava le conseguenze del gesto. Strumento per l’attuazione del progetto di salvezza di Dio, fu prescelto da Gesù, che si fidava di lui più che di tutti gli altri. Anzi, secondo Klassen, Giuda fu l’unico a non tradire Gesù, che alla cena gli ordinò «quello che devi fare fallo al più presto», e non si sottrasse al bacio dato in segno di amicizia. Il bacio è ignorato da Giovanni, proprio l’evangelista responsabile della «diffamazione». Nella tesi sostenuta dal libro, Giuda, tradito e non traditore, è il capro espiatorio scelto dalla Chiesa post apostolica. Prova prodotta da Klassen: nessuno dei quattro evangelisti usa il verbo «tradire», con cui fu tradotto il verbo greco «paradìdomi», che significa «consegnare».